La povertà incarcerata. Frate Jean de Roquetaillade e il Liber ostensor nelle prigioni avignonesi (1356)

di Maria Pagnanelli

Abstract

Il Liber ostensor quod adesse festinant tempora, redatto interamente nel carcere avignonese di Soudan dal frate minore Jean de Roquetaillade nel 1356, offre un interessante caso di riflessione circa la scrittura profetica nella condizione particolare della reclusione. La scelta degli argomenti, le modalità di narrazione, le condizioni nelle quali l’opera viene alla luce, le finalità alle quali l’autore desidera condurre gli illustri lettori, si rivolge infatti alla corte di Avignone nella persona del cardinale protettore dell’ordine, mostrano un forte richiamo alla riforma della Chiesa. Le molteplici allusioni alla dimensione politica, i riferimenti puntuali alla Scrittura, profetica e biblica allo stesso modo e il costante richiamo alla povertà evangelica, connotano un punto di vista originale in cui l’esperienza del carcere avignonese è il fulcro della vita di Jean, personaggio di confine fra profezia e politica, ortodossia ed eterodossia, reclusione e ascolto.

Abstract Inglese

The Liber ostensor quod adesse festinant tempora , was written entirely in the Avignon prison in Soudan, by the Minor Friar Jean de Roquetail lade in 1356. It offers an interesting case for reflection about prophetic writing in special imprisonment condition. Selection of topics, narrative style, genesis of the text and conclusions allows us to adfirm that he wrote to the court of Avignon in person of the Cardinal Protector of the Order. In doing so he reveals his strong interest for the Church Reform. Jean’s recalling to politics, his punctual references to the Bible and to evangelical poverty characterize his position as an original one. Moving from prophecy to politics, from orthodoxy to heterodoxy, from prison to listening, Jean’s life is deeply marked by his experience in Avignonese prison.

 

 


L'Autore

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